Stiamo entrando nel segno astrologico della Vergine, il segno di Nostra Signora del raccolto. La Dea del raccolto è un’importante divinità per tutti noi. Sia che viviamo nel centro di una città o in campagna, noi dipendiamo dal ciclo del raccolto per il cibo e la vita. Qui in Bretagna, il nord-ovest celtico della Francia rurale, il grano nei campi intorno a noi è stato raccolto e trebbiato. Le spighe sono pronte per essere trasformate in farina e poi in pane; gli steli forniranno cibo e giacigli per gli animali. La realtà della dipendenza umana dal mondo naturale è tutta intorno a noi.
La fine del raccolto del grano per noi è un periodo naturale in cui celebrare e onorare la Dea del raccolto. In passato era un tempo in cui la gente poteva prendere una piccola pausa dal duro lavoro. Sapendo che il grano era raccolto e al sicuro, i nostri antenati potevano celebrare il fatto che ci fosse cibo per l’inverno a venire. La Dea del raccolto è la Dea dalla pelle nera, che è sopravvissuta nell’era cristiana come la Madonna Nera. È la Dea di coloro che coltivano e fanno giardinaggio, che trascorrono lunghe ore all’aperto e sono arsi dal sole. È la Dea del grano maturo, la Signora dei campi baciati dal sole dorato. Lei ci ricorda che la vita nel corpo e il mondo naturale sono importanti tanto quanto lo è il mondo spirituale. L’immagine della regina di denari nei tarocchi è una buona immagine della Dea del raccolto, che è la Signora dei terreni, la Guardiana della terra ricca e fertile, la Dea Vergine di tutti coloro che lavorano per vivere.
Demetra, Dea del raccolto
Possiamo trovare la Dea del raccolto nella Dea greca Demetra, patrona del raccolto del frumento e una delle maggiori divinità dei misteri iniziatici eleusini dell’antica Grecia, che mostrava all’iniziato il segreto della vita dopo la morte.
Se vogliamo contattare la Dea del raccolto e imparare il mistero di Demetra possiamo semplicemente tenere una spiga di grano o di orzo nella mani e meditare su di essa. Che sensazione ci dà? Cosa ci dice? La spiga di grano matura non ha la levigatezza della gioventù, ma la pienezza dell’età. È secca, ma contiene la promessa della trasformazione. Nuova vita può germogliare da essa, poiché al suo interno c’è il seme. Dentro il seme c’è la promessa della reincarnazione e della rinascita. Questo era il segreto rivelato agli iniziati: noi nasciamo, viviamo, moriamo, e viviamo di nuovo.
Demetra è la datrice del grano, ma anche la creatrice dell’ordine. Le società agricole si reggevano su un’ordinata sistemazione dei confini dei campi, dipendevano da sistemi legali di proprietà ed ereditarietà della terra, contratti tra fornitori e consumatori, tra coltivatori e lavoratori del cibo come i mugnai, tra coltivatori e coloro che possedevano strutture di immagazzinamento. È facile capire come una semplice spiga di grano possa creare un’intera infrastruttura sociale ed economica.
Raccolti OGM
Il frumento crea ancora infrastrutture economiche. Immense corporazioni agricole posseggono le sementi di grano, il fertilizzante e i pesticidi che sono usati nella produzione su larga scala. La Dea Demetra si ritrova a presiedere a nuove strane forme di ordine sociale.
Molti nella comunità pagana sono attivi nel denunciare le attività di produttori di OGM come Monsanto. Altri, vedendo l’esplosione demografica mondiale, assumono con riluttanza il punto di vista che non c’è altra opzione se non prendere la via della produzione di nuove forme di cibo, per quanto rischiose possano essere. Come dovremmo reagire, come pagani, alle diverse posizioni di questo dibattito? La cosa più importante è comprendere quali siano le questioni e prendere decisione là dove ci è possibile.
Il pianeta che governa il segno della Vergine è Mercurio, il che conferisce all’intellettualismo di Mercurio inclinazione pratica e scientifica. Se davvero onoriamo la terra e la natura, se crediamo che la natura sia la veste del divino, allora è importante comprendere cos’è che mangiamo, come viene prodotto e quali siano le conseguenze di questa produzione.
Trovare l’armonia interiore
Il fatto che siamo ciò che mangiamo è un ovvio truismo fisico, nel senso che il cibo è ciò che i nostri corpi elaborano per mantenerci in vita; ma noi siamo ciò che mangiamo anche in un altro senso. Mangiare comporta scelte con conseguenze che possono incontrare o meno il nostro codice etico. Se viviamo in una maniera che non si accorda con i nostri valori interiori e non segue ciò che crediamo essere giusto e vero, sperimenteremo incongruenza tra ciò che pensiamo e ciò che facciamo, e non ci sentiremo bene con noi stessi nel profondo. Questo senso di mal-essere è simile a ciò che i buddisti chiamano dukka. Dukka è spesso tradotto come “sofferenza”, ma “essere decentrati” spesso funziona meglio come traduzione, e trasmette la sensazione che abbiamo quando viviamo una vita che non è in accordo con i nostri valori interiori.
Per vivere felicemente come pagani dobbiamo vivere in accordo con i nostri valori pagani. Riflettere profondamente sui valori può portare i pagani in diverse direzioni. Alcuni rigetteranno il cibo OGM, altri potranno accettarlo, magari con delle riserve. È importante per come viviamo il nostro paganesimo che facciamo le scelte migliori che possiamo. Anche se compiamo delle scelte, possono esserci dei compromessi. A meno che non viviamo in modo sostenibile su una terra di nostra proprietà, non possiamo sempre scegliere tutto quello che mangiamo. Non possiamo sempre sapere se gli ingredienti all’interno del cibo pre-confezionato comprendano prodotti OGM; ma se compriamo meno cibo pre-confezionato sicuramente ne eviteremo. Nel tempo possiamo scoprire che le nostre scelte iniziali erano sbagliate e non così buone come pensavamo; ma sapremo che abbiamo scelto e usato con integrità il libero arbitrio che gli Dei ci hanno dato. Abbiamo mantenuto lo sguardo sui nostri ideali, e “teso sempre verso di essi”.
La Vergine è un segno di scelta e discernimento, e l’essenza della Vergine è usare l’intelletto in maniera armoniosa per decidere tra una cosa e l’altra. La stagione della Vergine è un buon tempo per esercitare queste qualità. OGM o non OGM; carne o no, mangiare organico e no? Come pagani possiamo, con attenta consapevolezza, fare le nostre scelte e vivere come meglio possiamo per onorare la terra.
Preghiera per la terra
Ave Signora della terra e dei raccolti,
Potere di tutto il verde e le cose che crescono.
Antica, costante e saggia –
profondo è il tuo pensare e lento il tuo sognare;
ma tutto ciò che Tu concepisci, viene e passa.
Tu sei la fresca terra di primavera bagnata dalla pioggia –
nettare alle narici, in cui tutti i semi germogliano.
Tu sei i campi inondati di sole dell’estate –
caldi al tatto, letto degli amanti.
Tu sei il suolo della foresta in autunno –
ricoperto di foglie, per proteggere ciò che giace sotto.
Tu sei la terra gelata d’inverno –
sterile sembri, ma in te è la vita.
Duratura oltre la durata;
forte quando i più forti periscono;
nutrimento per gli affamati;
conforto ai moribondi;
casa per tutta la tua creazione.
I grandi alberi e le bestie sagge ti rendono omaggio;
le montagne conoscono i tuoi nomi segreti;
oro e argento, grano e frutta,
benessere tu porti e fertilità.
Fonte del nostro essere, Madre Terra,
noi ti onoriamo.
Vivianne Crowley, luglio 1993
Traduzione di Rossella di Vaio