Il percorso nella Wicca e nella stregoneria attira moltissimi giovani, a volte attirati dalle mode televisive, altre volte alla ricerca di una dimensione spirituale più inclusiva.

di Matteo Brugnaro

Strega. Una parola antica che ancora oggi evoca in noi emozioni contrastanti: da un lato una curiosità che spinge verso ciò che suscita mistero e magia, dall’altra, paradossalmente, la paura e la repulsione verso ciò che ci è ignoto. Ed è su questo che hanno giocato i produttori di molte serie Tv riguardanti la stregoneria. A metà degli anni ’90 uscì “Streghe”, la famosissima serie americana che racconta delle avventure di tre sorelle le quali si scoprono streghe dopo aver letto una formula del Libro delle Ombre trovato in un baule nella vecchia casa della nonna defunta.

Ovviamente molti giovani si sono avvicinati alla Wicca sperando di trovare quella formuletta che li avrebbe dotati di chissà quali poteri magici, vedendo nello stereotipo della strega un modo semplice per sentirsi “speciali”.

L’Arte della trasformazione interiore

È doveroso però fare due precisazioni. Innanzitutto la Magia, nella Wicca, viene vista come l’Arte della trasformazione interiore all’interno del percorso spirituale. Dall’altra parte invece, il Libro delle Ombre è il testo liturgico che viene trasmesso e copiato all’interno di una congrega che fa risalire il suo lignaggio fino a Gerald Gardner; non essendo quindi né un diario personale, altresì noto come Libro Specchio, né tanto meno un testo sacro tipo la Bibbia.

Sabrina

Recentemente sulla piattaforma streaming Netflix, a partire dal 2018 è uscita “Le terrificanti avventure di Sabrina”, che riprende l’omonima serie di fine anni ’90. Racconta di Sabrina Spellman, una sedicenne che vive insieme alle zie e al cugino, la quale da un lato ha una vita apparentemente normale, va a scuola, frequenta il suo gruppo di amici…ma dall’altra la sua famiglia è composta da streghe sataniste. Il suo destino verrà segnato dalla scelta di firmare o meno il Libro della Bestia durante il suo Oscuro Battesimo con il quale diventerà anch’essa una strega, iniziando così a frequentare l’Accademia delle Arti Occulte, rinunciando però ai suoi amati amici mortali.

Culto del Diavolo

I temi trattati in questa serie sono molteplici e molto contemporanei: i diritti delle ragazze della scuola a Greendale, di cui Sabrina si fa paladina, fondando la Women’s Intersectional Cultural and Creative Association, il cui acronimo è appunto W.I.C.C.A. La magia è la classica da “Hocus pocus”, tanto per citare un altro film cult sulla stregoneria degli anni ‘90. La Chiesa della Notte, la congrega di streghe di cui fa parte Sabrina, non rende culto a nessuna dea o dio…ma niente di meno che al Diavolo! Quest’ultimo è ritratto con le fattezze del tradizionale satana, è il rovesciamento del dio abramitico, molto più libertino per quanto riguarda il sesso, ma non differente da quest’ultimo per quanto riguarda il dispotismo e le manie di controllo verso i suoi fedeli. Ma se guarderete fino all’ultima puntata della quarta stagione vi assicuro che sarà molto wiccan!

Luna Nera

A fine gennaio di quest’anno, sempre su Netflix, è uscita “Luna Nera”, serie di produzione italiana ambientata nel Lazio del ‘600. Ade, una ragazza di campagna, si trova di punto in bianco spinta ad andare via su ordine della nonna. Insieme al fratello più piccolo si rifugiano nel bosco e nel frattempo l’anziana verrà condannata a morte per stregoneria. La ragazza in seguito scopre un luogo magico dove abitano altre streghe. La storia vede protagonisti Ade, le altre donne, e l’amore che la ragazza nutre verso il figlio del capo dei benandanti, ossia i cacciatori di streghe. La pretesa storica però in questo punto vacilla in quanto i benandanti sono passati alla storia come degli stregoni che abitavano la regione del Friuli Il punto centrale della serie è senza dubbio il potere del femminile, l’emancipazione delle donne.

Dalla Tv ai social

Come già abbiamo accennato all’inizio, queste serie televisive possono attrarre molti giovani alla Wicca o più in generale alla stregoneria e al neopaganesimo, con risultati non sempre positivi. Dallo schermo della televisione si passa a quello del computer o del cellulare. E così si finisce per iscriversi a vari forum che pretendono di parlare in modo corretto di che tipo di religione sia la Wicca. Ci affidiamo così alle parole di perfetti sconosciuti protetti da nickname altisonanti, pensando di fare un po’ di chiarezza in quell’oceano di informazioni, spinti da una voglia di conoscere e da un’energia che ci sembrano inestinguibili. Ed è propria questa energia che ci porta a leggere qualsiasi cosa ci capiti all’occhio.

Scott Cunningham

Molto spesso, purtroppo, i primi libri che questi sedicenti wiccan ci consigliano sono quelli di Scott Cunningham, un autore molto conosciuto e ,direi,  troppo sopravvalutato. Il suo libro più famoso “Wicca, guida al praticante solitario”, è vittima del tipico pressappochismo New Age che trasforma la Wicca in una religione fai-da-te (da alcuni chiamata neowicca), semplice, senza contenuti, profondità e regole. Una religione a proprio uso e consumo dove il Rede, ossia “se non danneggia nessuno fa ciò che vuoi”, viene interpretato come “fai come ti pare seguendo solo l’istinto.”

Essere umili

Capita, per i più audaci, di entrare in gruppi WhatsApp che assomigliano più a ritrovi virtuali dove sfogare i propri problemi psicologici, piuttosto che discutere di tematiche spirituali. Il primo suggerimento che dobbiamo tenere a mente in questo ambito è quella di maturare un certo senso critico, mettendo in discussione qualsiasi nozione appresa, rendendoci recettivi verso ciò che ci è ancora sconosciuto. Secondo suggerimento è accettare le critiche e i consigli da chi è, effettivamente, molto più avanti di noi. Da ciò consegue l’essere umili, senza per questo smettere di essere curiosi e continuare a porre le proprie domande. Il prossimo passo sarà leggere libri di autori affermati passati e presenti. Preparatevi perché tutto ciò che conoscete o avete letto sulla Wicca potrebbe essere impreciso o non vero.

Testi per iniziare

I testi veramente validi sul panorama editoriale italiano sono molteplici, anche se spesso l’originale in inglese risulta migliore. Tra questi vi sono sicuramente i libri di Doreen Valiente, riconosciuta come la madre della moderna stregoneria pagana a fianco a Gerald Gardner, tra i quali troviamo Magia contemporanea (traduzione di Witchcraft for Tomorrow) e Magia Naturale.

La Bibbia delle streghe

Gli intramontabili due volumi della Bibbia delle streghe di Janet e Stewart Farrar, alexandriani che con l’aiuto della Valiente hanno affrontato tutti gli aspetti legati alla Wicca delle origini, dalle pagine pubbliche del Libro delle Ombre, i riti di iniziazione, rituali vari alla filosofia dell’Arte. Poi abbiamo “I Poteri della Wicca” di Vivianne Crowley, un testo di approfondimento scritto da  una Gran Sacerdotessa iniziata da Alex Sanders e successivamente in una congrega gardneriana. La peculiarità del suo approccio sta nell’interpretare il percorso iniziatico wiccan secondo il modello psicoanalitico junghiano. Di autori italiani troviamo i due libri scritti da Davide Marrè, in arte Cronos, iniziato da Vivianne Crowley nonché fondatore del Circolo dei Trivi, ossia la prima associazione wiccan italiana.

Davide Marrè Cronos

Wicca, la nuova era della vecchia religione è una guida per conoscere la storia, gli Dei oggetti del culto, l’arte della Magia, riti ed esercizi che costituiscono la base di questa tradizione religiosa. La visione del Sabba, i rituali della Wicca è un testo sia teorico che pratico il quale approfondisce le festività della ruota dell’anno, per capire le antiche radici di ognuna di queste otto celebrazioni che derivano dalla stregoneria, dalla tradizione popolare e dal paganesimo antico.

Deborah Lipp

Uscito negli USA nel 2007 e in Italia nel 2016, Lo studio della Wicca, guida avanzata alla stregoneria” fornisce una panoramica di quello che è questa religione oggi. Tra Wicca tradizionale, correnti eclettiche e radicali, l’autrice Deborah Lipp cerca di individuare i punti di forza e quelli più deboli di queste tradizioni. Offre inoltre degli esercizi a fine capitolo che aiuteranno il Cercatore nella sua ricerca spirituale.

Thorn Mooney

Chi invece è già convinto che la Wicca sia il suo percorso, consiglio Wicca Tradizionale di Thorn Mooney, una strega gardneriana con una laurea in studi religiosi, famosa su internet per il suo blog Oathbound, su Patheos Pagan. In questo libro il lettore comprenderà la Wicca  strutturata in base al modello della congrega, troverà consigli per intraprendere al meglio la sua ricerca, riconoscere le congreghe autentiche e sane ed evitare invece quelle non valide, l’iniziazione, la gerarchia, l’etica e altri argomenti generalmente poco discussi.

Se dopo aver letto, o mentre leggete, iniziate a sentire la necessità di incontrare persone del Mestiere, vi consiglio vivamente di frequentare i Wicca Study Group, organizzati da Sacerdoti e Sacerdotesse  qualificati. È un percorso di incontri dedicati alla Wicca in cui è possibile apprenderne sia le basi che approfondirne gli aspetti fondamentali. È il luogo giusto dove poter fare le prime esperienze e acquisire solide basi: è rivolto sia ai principianti che alle persone che hanno iniziato a muoversi nella pratica di questa religione. Detto questo, auguro a tutti un buon cammino e un felice Beltane!

Gruppi di studio

I WSG organizzati dal Circolo dei Trivi seguono un’impostazione gardneriana / alexandriana, anche se offre confronti con diverse tradizioni e correnti della Wicca e del Neopaganesimo. In Italia esistono anche gruppi di studio di altre tradizioni wiccan come quella del Tempio di Ara di Phyllis Currot, e del Tempio di Callaighe di Janet Farrar e Gavin Bone.

Facebook

Tra le decine di gruppi online che pretendono di discutere di Wicca e Neopaganesimo, il gruppo Facebook “Wicca Oggi: Stregoneria e Magia” si propone di fare ancora una volta chiarezza su questa tradizione iniziatica. Vi suggerisco fin da subito di leggere con attenzione e rispettare il regolamento e di cercare le domande che vorreste porre poiché è possibile che siano già state fatte. Ultima osservazione: spesso si sente replicare ai commenti dei meno esperti “ognuno ha la sua opinione”. Questo, il più delle volte, va a nascondere un senso di superiorità e una forma di bigottismo che non giova affatto ad una sana ricerca spirituale. E vi dirò di più: è la morte del pensiero e del dialogo nella ricerca di qualsiasi forma di conoscenza. La definizione di Wicca non è quindi soggetta all’opinione del singolo, ma è, ripetiamolo, una religione di tipo iniziatico misterico