EDITORIALE
Uno degli aspetti più affascinanti dell’Arte è quello degli strumenti magici. Inutile sottolineare che abbiamo tutti ammirato gli strumenti presenti in film famosi e che a ogni strega piacerebbe avere qualcosa di unico che la rappresenti pienamente, oltre a svolgere il delicato compito che lo strumento è chiamato a svolgere.
L’istinto della strega
Diciamo subito che non è il caso di farsi ossessionare, unico va bene, ma possiamo rendere unico qualsiasi oggetto a cui riusciamo a dare un’anima: è l’uso che ne facciamo a renderlo prezioso e sicuramente l’attenzione che gli dedichiamo nell’arricchirlo con particolari, incisioni e disegni.
Certo è consigliabile che lo strumento sia fatto a mano da un bravo artigiano, che magari conosciamo e con cui possiamo concordare modifiche per sonali, ma nella ricerca dello strumento vale molto l’istinto della strega che si sta formando: se c’è il colpo di fulmine a una bancarella allora è quello giusto.
Certo bisognerà poi imparare ad usarlo e conoscerne un po’ la storia, perché la conoscenza ci fa amare di più i nostri oggetti magici, diversi da paccottiglia fatta in serie.
Per questo vale la pena approfondire ogni strumento, tracciandone la storia e l’uso nei secoli e nei vari popoli, in modo che quando terremo in mano il nostro strumento, ri suoni un’eco di simbologie che lo rendono prezioso.
Ma di quali strumenti parleremo?
La Wicca gardneriana riconosce otto strumenti rituali: l’athame, il pentacolo, l’incensiere, il coltello dal manico bianco, la bacchetta, la frusta, la spada e le corde. Sono in uso anche altri strumenti come la coppa o il calderone, il bastone, le candele, l’altare e la campana, dei quali accenniamo negli articoli presenti.
Scopriremo così che la diffusione del Paganesimo nell’età contemporanea, ha fatto sì che la vera arma della strega, come la definì Gerald Gardner, è divenuto uno degli oggetti rituali più diffusi: l’athame. La sua presenza deriva dalla tradizione esoterica occidentale. Non può mancare l’utilizzo degli strumenti in altri ambiti come la magia cerimoniale, la massoneria e il druidismo.
Non è anacronistico
Ma gli strumenti sono indispensabili per la pratica magica? Intanto ogni strumento ha una simbologia che lo rende veicolo della nostra anima, e basandosi la pratica magica proprio sul simbolo sarebbe stupido non avvalersi di un oggetto tale.
Inoltre ogni strumento, primo fra tutti l’athame, è un prolungamento della volontà e del potere personale della strega e dello stregone e lo aumenta in modo eccezionale.
Non vi è nulla che dia il senso della centratura, del potere, della connessione con il divino che celebrare con uno strumento in mano. Esso diventa parte di noi, assorbe il nostro potere e lo ritrasmette.
Celebrare senza quindi? Può capitare a volte di essere all’aperto e di non avere tutti i nostri strumenti a disposizione, ma se siamo abituati a usarli, abbiamo fatto un percorso con essi, celebreremo come se gli stessimo usando. Difficilmente in altri casi se ne può fare a meno.
Tempo dell’anima
C’è anche un’altra questione che rende gli strumenti indispensabili per la pratica magica: il tempo. Il tempo che ci metteremo a immaginare lo strumento giusto per noi, a cercarlo o a farcelo costruire, ci educa ai tempi della magia, che non sono mai brevi, a mantenere l’intento sempre forte in noi e a prepararci a una cura che è l’esatto opposto del consumismo odierno.
La nostra anima ha tempi diversi, a spirale, cosa che implica anche ripensamenti e cambi di rotta, ma quando avremo finalmente il nostro strumento fra le mani, poniamo una coppa, sapremo che è veramente emblema della Dea. E ricca di bellezza, altro elemento perlopiù assente nel mondo ormai: possiamo essere stregati dalla bellezza di un oggetto, un gioiello magari, che strega con il suo utilizzo.
Infine, l’usare strumenti che da secoli sono usati in magia ci collegherà con un invisibile filo d’argento ai nostri antenati maghi e streghe, regalandoci un po’ della loro sapienza e forza.
Insomma, un Athame da leggere con la passione caratteristica delle streghe!
buongiorno è possibile abbonarsi alla vostra rivista.
grazie
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Ciao Daniela, l’abbonamento è tornato disponibile:
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