Jean Williams e Olivia Robertson sono state per decenni protagoniste del movimento neopagano d’oltralpe: onoriamo la loro memoria di donne che hanno conseguito un grande potere spirituale.

di Vivianne Crowley – trad V. Ferracioli

Gennaio è il mese del dio romano Giano, dio delle porte e dei cancelli, delle entrate e delle uscite. Anche se celebriamo una data diversa per l’inizio del nostro anno sacro, il primo di gennaio inteso come inizio dell’anno secolare è anche il momento in cui guardiamo avanti e indietro. Giano era un dio con due facce, una rivolta al passato e una al futuro. In questo periodo è naturale riflettere su cosa è stato e sulle speranze che abbiamo per l’anno che verrà.

Riflettendo sul 2015

Per molti di noi il 2015 è stato un anno di morti; a volte di persone vicine a noi, a volte di persone uccise dal terrore e dalla violenza. Pensavo che il tema della morte fosse culminato per me a novembre in Irlanda, con una visita alla tomba dei miei nonni e zii, e a quella di Olivia Durdin-Robertson (1919-2013) della Fellowship of Isis. Sfortunatamente, non è stato così. Alla vigilia di Natale è arrivata la notizia di una morte improvvisa in famiglia e poi il giorno di Natale la triste notizia della morte di una mia cara amica per più di quarant’anni, Jean Morton-Williams (1928-2015), Grande Sacerdotessa della Bricket Wood coven, fondata da Gerald Gardner, praticante di magia cerimoniale, autrice e per molti anni Segretaria e poi Presidente della Pagan Federation.

Vite spiritualmente ricche

Sia Olivia che Jean erano anziane quando sono morte. Olivia aveva 96 anni e Jean 87. Avendo vissuto così a lungo, può sembrare che le loro vite fossero state pienamente vissute. Certamente sono state entrambe donne dalla vita spirituale ricca e piena di dedizione e lavoro per la Dea. Sono state per decenni sacerdotesse, ma anche autrici, leader e amministratrici di molti importanti gruppi spirituali. Entrambe avevano una forte presenza rituale. Stare con Olivia nei suoi templi a casa sua al Clonegal Castle, Irlanda, quando la sacerdotessa oracolare parlava pronunciando le parole della Dea, era davvero emozionate. Altrettanto emozionante era anche vedere Jean come Sacerdotessa durante una della Messe Gnostiche che lei e il marito hanno celebrato per 25 anni o più, quattro volte all’anno nel loro tempio a Londra. Un invito a partecipare al gruppo della Messa veniva considerato prezioso dai pagani e occultisti britannici.

Entrambe le donne hanno saputo combinare con grazia il mondano e lo spirituale, che nel caso di Jean includeva anche una carriera professionale come psicologa culminata con la direzione di una delle più grandi organizzazioni inglesi di ricerca sociale indipendente, SCPR, più tardi rinominata NetCen. Entrambe le donne attraverso il loro lavoro hanno saputo superare i confini. Una della prime avventure magiche di Jean e Zach fu quella di creare una serie di conferenze “Bridges and Boundaries” (Ponti e Confini NdT) per riunire le persone di svariate comunità pagane ed esoteriche, e Jean sostenne l’ampliamento della Pagan Federation, da una predominanza Wiccan a una maggiore apertura verso il Paganesimo. La visione di Olivia per la Fellowship of Isis era anch’essa inclusiva. La Fellowship con la sua struttura e dottrina minimali venne fondata per riunire persone appartenenti a svariati percorsi spirituali, per onorare il Divino Femminile e per trovare un posto per la Dea nel santuario del cuore.

Donne forti che realizzano i propri obiettivi.

Vivere la vita al massimo

Sia Jean che Olivia hanno vissuto la vita pienamente durante i loro ultimi anni di vita. Nel caso di Jean, dedicò i suoi ultimi 25 anni di vita alla crescita della Pagan Federation. I suoi scritti a carattere accademico come, ‘The use of interaction coding and follow-up interviews to investigate comprehension of survey questions’ (Sykes and Morton-Williams 1997), diedero vita a scritti più esoterici ma altrettanto profondi. Dopo The Gods within (Williams and Cox 2008) è stato pubblicato quest’estate un libro di rituali The Play goes on (Cox, Williams and Friends 2015). Nonostante la loro longevità, entrambe ci hanno lasciato, in qualche modo, troppo presto. Furono due magiche donne forti ma umili, e libere pensatrici che ancora avevano un forte impatto sulle comunità spirituali, grazie ai loro scritti, alla loro presenza rituale, e alla loro vasta rete di contatti internazionali. Avevano ancora molto da dare.

Tutto ciò mi porta a una riflessione finale per il 2015, contemplando le vite di queste due donne straordinarie il cui spirito ha toccato la mia vita. Jean Williams è stata una figura meno pubblica rispetto ad Olivia Durdin-Robertson e ha pubblicato meno scritti, ma è stata una figura centrale nella comunità pagana ed esoterica in Inghilterra. Solo alcune sue rare interviste, come quella per Wiccan Rede (Russell 2004), sono reperibili online, ma appare quasi anonimamente nelle ricerche di molti accademici pagani: quelli che lavorano dietro le quinte sono importanti e influenti quanto quelli al centro del palco. Senza alcuna sorpresa, Jean non voleva diventare Presidente della Pagan Federation. Io e altri abbiamo dovuto discutere a lungo per convincerla che a quel punto avevamo bisogno di lei in un ruolo centrale. Con il suo compleanno nella cuspide tra Cancro e Leone, spesso preferiva guidare in maniera più discreta, ma ciò nonostante lo fece.

Una luce motivante

Olivia e Jean hanno ispirato gli altri nel trovare il loro ruolo all’interno della vasta comunità. Erano donne di potere che davano il potere agli altri. Erano donne che conoscevano perfettamente l’importanza di portare a compimento le cose e che sapevano che il tempo non si sarebbe fermato. E perciò furono capaci di dare un grande contributo.

Alla fine dell’anno, possiamo onorare le loro vite e ricordi facendo esattamente ciò che loro hanno fatto – mettendosi al servizio degli altri, non rimandando a domani ciò che potrebbe essere fatto oggi e riconoscendo che, per quanto a lungo possiamo vivere, per alcuni di noi non ci sarà mai abbastanza tempo per fare tutto ciò che bisogna fare.

Che questo 2016 sia un anno di creatività, durante il quale donare agli altri, facendo buon uso di ciò che abbiamo da dare al mondo. Attorno a noi c’è più oscurità, ma le vite di coloro che ci ispirano sono come luce nell’oscurità; una luce che ci dona gli occhi per vedere ciò che ognuno di noi può creare, fare e donare per la Dea, in qualunque modo la si chiami. Lei che è Iside dai Mille Nomi.

Il solo momento che è reale per noi è la morte,

perché solo adesso abbiamo il potere di usare la nostra libera volontà.

Il passato è un mondo fantasma immutabilmente fisso che scivola via da noi,

e il futuro, finché diviene il tempo per l’azione presente, non esiste.

(Olivia Robertson. Field of the Stranger, 1948, 70)

References

Cox, Zachary, Jean Williams, and Friends. The Play goes on: Rituals of the Rainbow Bridge. London: Starfire Books, 2015.

Crowley, Vivianne. “Olivia Durdin-Robertson: Priestess of Isis.” In Female Religious Leaders in New Religious Movements, edited by Inga Bårdsen Tøllefsen and Christian Giudice. London: Palgrave-Macmillan, 2017-in preparation.

Pagan Pathfinders. “Jean Williams and Zach Cox Activities: The Gnostic Mass by Aleister Crowley.” Pagan Pathfinders. 2011. http://www.paganpathfinders.co.uk/projectss.html (accessed December 27, 2015).

Robertson, Olivia. Field of the Stranger. London: Peter Davies Limited and The Book Society, 1948.

Russell, Ash. “Pagan Pathfinder Extraordinaire: An Interview with Jean Williams.” Wiccan Rede Online: Magazine for Wicca and Modern Witchcraft. 2004. http://wiccanrede.org/2014/07/pathfinder-extraordinaire-an-interview-with-jean-williams-part-1/ (accessed December 28, 2015).

Sykes, Wendy, and Jean Moreton-Williams. “The use of interaction coding and follow-up interviews to investigate comprehension of survey questions.” International Journal of Market Research 39, no. 1 (1997).

Williams, Jean, and Zachary Cox. The Gods within: The Pagan Pathfinders Book of God and Goddess Evocations. London: Moondust Books, 2008.